Abbiamo chiesto a Enrico Righi (DJ Telaviv) di parlarci delle Focal Twin 6BE.
Ciao Enrico, grazie mille per la disponibilità per questa intervista. Per chi non ti conoscesse, parlaci un pò di te, chi sei e cosa fai.
“Ciao a tutti gli amici di SMAP! Per chi non mi conoscesse, sono DJ Telaviv e la mia vita nella musica si divide tra il lato artistico e il lato tecnico”.
“Circa dieci anni fa ho iniziato a lavorare come DJ nei club italiani e a seguire ufficialmente in tour il rapper Emis Killa. Nello stesso periodo è nata la mia passione per la produzione, che sono riuscito a trasformare nel lavoro di sound engineer presso il mio studio”.
“Durante la mia carriera ho lavorato con tantissimi artisti italiani e internazionali, sia dal vivo che in studio, e da qualche anno ho aggiunto un terzo ruolo al mio percorso, diventando docente e responsabile del corso Urban Music Production presso il SAE Institute di Milano”.
“Per me, la cosa fondamentale in questo mondo è muoversi sempre a 360°, perché in ogni situazione c’è sempre qualcosa da imparare”.
Qual’è stata la prima sensazione che hai avuto al primo ascolto con le Focal Twin 6BE?
“WOW!”.
“Le avevo provate prima di acquistarle ma non vedevo l’ora di provarle dentro il mio studio. Sono rotonde ma precise, massicce ma dettagliate. Mi sono sembrate da subito familiari e perfette soprattutto per i generi con cui lavoro di più, ovvero hip hop, R&B e pop. Le mie orecchie e il mio suono sono rimasti gli stessi, ma paradossalmente ora sto guardando tutto da un punto di vista completamente diverso”.
“È come gareggiare con le stesse capacità ma invece di girare in pista con un’utilitaria, avere sotto i piedi una fuoriserie e la musica cambia… In tutti i sensi”.
Perché hai scelto di sostituire i tuoi vecchi monitor con questi?
“Ho aspettato fin troppo tempo per mandare in pensione le mie care Yamaha HS80, ma è arrivata l’ora! Sono casse ottime per iniziare a lavorare, perché suonano estremamente neutre e ti danno la giusta quantità di informazioni, senza infamia e senza lode”.
“Quando però arriva il momento di fare un passo in più, la loro bidimensionalità comincia a stare stretta ed è normale che si senta il bisogno di una definizione sonora veritiera e completa, sia in frequenza che in dinamica. Nonostante fossi affezionato alle mie vecchie casse, non penso ne sentirò la mancanza”.
Se dovessi raccontare un pregio e un difetto delle Twin 6BE, quale sarebbe?
“Il miglior pregio delle Twin è l’accuratezza sulle basse e bassissime frequenze, perché riescono a scendere molto senza che ti sfugga mai nulla. Considerando che tutta la musica degli ultimi anni è bass-oriented, nessun genere escluso, quando si parla di low-end non sono ammessi errori”.
“L’unico difetto delle Twin, anche se trovarne uno è davvero difficile, è l’imponenza! Dato il loro ingombro orizzontale e il loro peso importante, è necessario dare a queste bellissime casse il sostegno giusto e il disaccoppiamento adeguato a farle rendere al massimo. Insomma… piccoli sacrifici per grandi soddisfazioni!”.